18 giugno 2005

"EH, AI NOSTRI TEMPI..."

di Elettra Carnelli

Mercato di Via Papiniano, ore 12. Davanti alla bancarella del fruttivendolo due anziane signore discutono animatamente.

“Hai visto che prezzi? Un chilo di mele ben 5 euro! Ma ti rendi conto che sono diecimila delle vecchie lire?”

“Eh, cara mia, aspettiamoci il peggio! Ho sentito che nei prossimi giorni i prezzi saliranno ancora!”

“Roba da pazzi! Ai nostri tempi tutto era più semplice: ognuno aveva il suo orticello e così c’erano frutta e verdura per tutta la famiglia!”

“Hai ragione. Sono sicura che la causa di questi prezzi è il tempo! Le stagioni non sono più quelle di una volta: la settimana scorsa io portavo ancora il cappotto, e adesso fa un caldo incredibile! Non si sa più come vestirsi!”

“Non ci sono più le mezze stagioni! O fa troppo caldo, o fa troppo freddo! Ma questo era diverso cinquant’anni fa, vero? Ai nostri tempi c’erano la primavera e l’autunno!”

“Ma ti ricordi le passeggiate in bicicletta che facevamo in primavera? Proprio per queste strade! Oggi sarebbe impossibile: ho letto sul giornale che l’inquinamento è aumentato ancora!”

“Ma non si può andare avanti così! Tutta colpa delle auto e delle fabbriche! La nostra bella Milano è diventata invivibile! Noi anziani non possiamo più passeggiare tranquillamente: rischiamo di essere travolti e non possiamo portare i nostri nipotini al parco in pace! Ormai quasi tutti i giardini pubblici sono stati rasi al suolo per costruire l’ennesimo super-parcheggio e le strade sono intasate da auto in sosta vietata!”

“Hai ragione! E’ incredibile che nel 2005 sia impossibile camminare tranquillamente per le vie della nostra città! Questo traffico rende tutto più difficile e lento: lo sai che è la causa principale dei ritardi dei mezzi pubblici?”

“Ah! Anch’io sono una sostenitrice del blocco del traffico! Ma sai come si sta meglio quando non ci sono code? Si vedono le famiglie in bicicletta come quando eravamo ragazze! Che bei tempi!”

“Mi ricordo di quelle passeggiate come se fosse ieri! Ma oggi chi gira in bicicletta lo fa a suo rischio e pericolo! E poi gli automobilisti dicono agli amanti della bicicletta di usare le piste ciclabili! Ma non lo sanno che sono o piene di buche, quindi rischiose soprattutto per i bambini, o usate come parcheggio alternativo dalle macchine?”

“E i mezzi pubblici sono sempre pieni e in ritardo! E ci si trova tanta gente scortese!”

“L’è propri vera! Per evitare spiacevoli situazioni a volte vado a piedi, ma sai come sono oggi i marciapiedi? O strettissimi, tant’è che si rischia di essere comunque travolti dalle macchine, o cosparsi di “bisogni” di cani che i padroni non si sognano di raccogliere! Spesso poi rischio di inciampare in tutti quei buchi che aprono per fare dei lavori, sempre con una scusa: la nuova fermata della metropolitana, i tubi dell’acqua o dell’elettricità, i cavi di internet e Dio sa cos’altro!”

“Camminando sui marciapiedi rischi anche di fare brutti incontri! Sui giornali si continua a leggere di anziani vittime di scippi o peggio!”

“Rimpiango con tutto il cuore la vecchia Milano della mia gioventù, senza inquinamento, traffico e criminalità!...”

“Ohh - si sente una voce maschile alle spalle delle signore - quante chiacchiere per 5 euro di mele!... Ma, ragazze, guardiamoci negli occhi: avremo quasi 250 anni in tre e stiamo qui a lamentarci dei rischi di vivere a Milano…Vi sembra essere stato così dannoso per noi? Non credo che qui siamo gli unici ad essere arrivati a questa bella età, e forse con qualche comodità in più dei nostri cugini di campagna!”

Elettra Carnelli

nirvana.elettra@libero.it