4 luglio 2005

STORIE DALLA MONTAGNA: IL MONTESCALE

di Luca Costa

Una mattina normale quella di Mercoledė, ma non destinata ad esserlo la giornata.... Ci incamminiamo tutti, 55, per raggiungere il pratone in cima alla montagna, 2700 m.

Finito il boschetto per il quale impieghiamo 45 minuti, raggiungiamo il pratone preceduto da un sentierino roccioso. Sono le 11. Da soleggiato, il posto comincia ad oscurarsi: nuvole nere, freddo e gelo. Verso le 12, dopo aver pranzato, la guida ci propone di raggiungere la croce situata in cima alla montagna. Io e alcuni amici decidiamo quindi di seguirla. Ed eccola, impetuosa ed alta, ecco la croce che gių dalla valle sembrava tanto impossibile da raggiungere.

Fulmini, proprio a forma di saette, cominciano a sovrastare nel cielo, e la paura sopraggiunge. Come sapete la croce, e comunque ogni oggetto alto e lungo, attrae i fulmini.... Alla guida scende a pochi centimetri un fulmine, e non potete immaginare la paura che abbiamo tutti e 20, compresa la guida, la quale dice subito: "Scendete!, dobbiamo scendere, c'č il temporale, ATTENZIONE!" ... subito scendo con i miei amici, velocemente e infreddoliti a causa della grandine che in pochi secondi si č scaraventata su tutta la valle. Disperati (tra chi aveva perso la macchina fotografica e il cellulare) scendiamo in fretta preceduti dalla guida che dirige tutti e 50 in un rifugio subito dietro alla montagna.

5 MINUTI DOPO: Temporale finito, e guida ancora stordita dal fulmine, ma tutti salvi.... e ghiacciati. Saliamo velocemente di nuovo verso il pratone a recuperare gli zaini (fradici), e trovo sia la macchina fotografica, sia il cellulare di un amica. Tutti e 50 velocemente ci dirigiamo verso il boschetto, pronti per scendere ma, prima, dobbiamo percorrere il sentierino roccioso e lė aspettare gli ultimi.

Cosė, senza neanche ragionare, decido (col permesso della guida) di incamminarmi con 6 persone (una di 18 anni, gli altri di 15) verso casa, e di conseguenza di incamminarci da soli! Sta per piovere nuovamente, e quindi impauriti dai fulmini, percorriamo tutto il boschetto di corsa, in discesa. Dopo 6-7 minuti siamo alla fine del sentiero, lo stesso che all'andata non ci aveva dato alcuna preoccupazione. E gli altri? sono scesi tutti, ma sono sotto la pioggia e sotto il temporale.

Giunti a casa, tutti a farsi una doccia calda... felici di aver intrapreso questa esperienza avventurosa che ha tenuto tutti "attivi", insomma UN GRAN DIVERTIMENTO.

E' succeso sul MonteScale, una montagna di Cancano (SO)

tratto da: "Storie della Montagna", insieme di racconti realmente accaduti, scritti e elaborati da Luca Costa.