5 luglio 2005

LA LEGA E LA FIGURA DA "CIOCCOLATAI" DI NOI ITALIANI

Con loro, abbiamo fatto una figuraccia tutti noi, che fischiamo il nostro stesso Presidente

Oggi mi sono vergognato di essere italiano. O, meglio, mi sono vergognato della figura da “cioccolatai” che noi italiani abbiamo fatto al Parlamento Europeo, dove tre eurodeputati della Lega (scrivo il loro partito solo per la cronaca, ma penso che non c’entri e che sarebbe potuto succedere anche con rappresentanti di altri partiti) si sono messi ad urlare mentre parlava il nostro Presidente della Repubblica.

Non voglio soffermarmi sulle motivazioni di questa “manifestazione non molto democratica”, né su chi avesse ragione (se di aver ragione si può parlare, o se invece non si abbia tutti ragione e tutti torto).

Voglio solo riflettere su quello che hanno pensato tutti gli altri eurodeputati di “quegli italiani che fischiano il loro stesso Presidente”. Ma che figura ci facciamo? Anzi, che figura ci hanno fatto fare.

Ciampi ha poi fatto sapere che tanto “in Parlamento le interruzioni sono la normalità”. E che scusa è questa? A parte il fatto che, visto che non si nega a nessuno di dire la propria, ci sono (per fortuna) altri modi per manifestare le proprie opinioni, se vogliamo litigare “tra noi” (inteso “tra noi italiani”), facciamolo a casa nostra, e non nel Parlamento Europeo, facendo figure di cui sopra.

Per fortuna che, almeno, da ogni schieramento è arrivata la condanna a questi comportamenti. Speriamo vivamente, per la figura che facciamo noi italiani in Europa, che episodi del genere non si verifichino più.

p.s. Comunque noi abbiamo fatto la figura da “cioccolatai”, ma non è detto che anche gli altri Europei non facciano figure simili… magari, semplicemente, le fanno a casa loro…

Simone Storti

simone@alocin.it