18 maggio 2005

Da Singapore un sistema per toccare gli animali da remoto

LA CAREZZA VIRTUALE ARRIVA VIA INTERNET

Anche chi non può avvicinarsi a cani e gatti

potrà coccolare le bestiole e avere da loro un feedback

SINGAPORE – È stata sviluppata dai ricercatori del Mixed Reality Lab dell’Università Nazionale di Singapore una tecnologia che consentirà l’interazione fisica attraverso il Web. Per il momento il sistema cybernetico, battezzato Touchy Internet, è stato sperimentato solo tra uomo e gallina, ma potrebbe presto permetterci di accarezzare da remoto qualsiasi animale, o addirittura di abbracciare un amico dall’altra parte del mondo, trasmettendo le sensazioni e i movimenti corrispondenti.

Il funzionamento di Touchy Internet si basa su una serie di sensori installati in un pupazzo raffigurante il destinatario delle carezze, nel caso in questione la gallina. Il pupazzo è quindi posizionato su uno speciale tavolo meccanico in grado di riprodurre i movimenti dell’animale vero. Questo è possibile grazie alle informazioni trasmesse al sistema centrale da altri sensori inseriti in una sorta di speciale imbragatura indossata dall’animale stesso, che possiamo contemporaneamente osservare dal vivo sul monitor del Pc grazie alle immagini riprese da una comunissima webcam.

In questo modo, quindi, la gallina reale percepisce sul proprio corpo esattamente gli stessi movimenti che la nostra mano compie sul pupazzo-gallina e, in risposta, quest’ultimo riproduce di fronte a noi le reazioni del pennuto alle nostre carezze.

Il sistema tattile interattivo potrebbe rivelarsi interessante a quanti soffrono di allergie al pelo degli animali, poiché consentirebbe loro di coccolare le bestiole da lontano e ricevere addirittura un feedback, il tutto senza mettere a rischio la propria salute. Touchy Internet potrebbe inoltre rivelarsi utile per impartire comandi ai cani per non vedenti, oppure per dare istruzioni ai cani addestrati al soccorso delle persone nel caso in cui sia impossibile per l’uomo avvicinarsi a chi è in pericolo.

Alessandra Carboni
 

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