27 maggio 2005

Anche Brasile e India tra i sostenitori dell’iniziativa

L'UE INVESTE SULL'OPEN SOURCE GLOBALE

L’Unione europea finanzierà un progetto per la diffusione

di software e standard a sorgente aperto su scala mondiale

BRUXELLES (BELGIO) – L’Europa punta sull’open source. La novità è che lo fa al di fuori dei propri confini. Con 660 mila euro nei prossimi due anni il Vecchio Continente sosterrà infatti la diffusione degli standard e dei software liberi su scala globale attraverso il progetto FLOSSWorld. L’iniziativa, insolita per l’Unione, si concentrerà su tre linee di azione: l’impatto dei programmi a sorgente aperto sullo sviluppo delle competenze e sull’occupazione; le differenze regionali nella programmazione dei software; l’attitudine dei governi e delle amministrazioni pubbliche all’utilizzo dell’open source.

La decisione rappresenta una svolta nelle politiche dell’Unione europea in materia, fino ad ora prevalentemente autarchiche. Le precedenti edizioni dei progetti FLOSS promuovevano infatti l’adozione del software non proprietario solo all’interno dei confini comunitari. In questo caso, grazie alla partnership con una serie di Paesi tra cui Argentina, Brasile, Cina, Croazia, Malesia e Sudafrica, l’obiettivo si allarga al mondo intero. Con l’ambizione, spiega Rishab Aiyer Ghosh, coordinatore del progetto presso il Maastricht Economic Research Institute on Innovation and Technology dell’University of Maastricht, di “aumentare il livello di collaborazione su scala internazionale”. La speranze di promotori dell’iniziativa è anche che FLOSSWorld contribuisca all’elaborazione di politiche coordinate sull’open source basate sui risultati delle ricerche effettuate nei paesi coinvolti.

Raffaele Mastrolonardo
 

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