20 gennaio 2005

... APPUNTI ...

Il passaggio dalle Sirene e da Scilla e Cariddi è raccontato due volte nell’Odissea: una volta è anticipato da Circe, la seconda invece Ulisse lo vive direttamente.

Forse l’Odissea, sicuramente posteriore all’Iliade, ricorda le colonizzazioni, anche se quello di Ulisse è un viaggio verso il noto, per tornare a casa, e non verso l’ignoto.

metiV = intelligenza applicata, quella che Odisseo usa per districarsi in tutte le situazioni.

Nessuno ad Itaca fa le veci di Ulisse mentre l’eroe è a combattere a Troia. Il padre Laerte si è ritirato in campagna, Penelope è una donna, mentre Telemaco non si capisce bene cosa faccia, forse era ancora troppo piccolo, ma poi cresce. Forse il viaggio di Telemaco è proprio un rito di iniziazione.

I venti anni senza re potrebbero corrispondere al Medioevo Ellenico, con l’anarchia aristocratica (i Proci).

L’ospitalità è un tema centrale nell’Odissea. Ovunque Ulisse vada deve contare sull’ospitalità. I Feaci, addirittura, disobbediscono al dio Poseidone pur di riaccompagnare Ulisse a casa.

Il loro opposto sono i Ciclopi, un popolo rozzo che non sa neanche cosa sia l’ospitalità. I popoli civili sono ospitali.