22 novembre 2004

L'APPELLO AL RISPETTO DELLA GIUSTIZIA

Esiodo è il primo poeta certamente esistito e visse in Beozia nel VIII secolo a.C. Egli subì un grandissimo torto: infatti Perse, suo fratello, corruppe le autorità ed ottenne tutta l’eredità del padre.

Non esistevano ancora leggi scritte e si sentì per la prima volta l’esigenza di una giustizia scritta rispettata da tutti.

Quella di Esiodo è un’opera didascalica (dal greco didaskw, “insegno”): ricerca della verità.

Dike: giustizia razionale uguale per tutti. Da qui nasce l’uguaglianza delle leggi che nelle poleis greche saranno uguali per tutti.

Θεπις: giustizia sacrale amministrata arbitrariamente dai sovrani. È considerata sovrannaturale e quindi non è razionale.

Νοπος: abitudine e legge scritta. Quindi, l’amministratore della giustizia traduce in legge usi e consuetudini. Isonomia: legge uguale per tutti (da ισος, “uguale” e νοποσ, “legge scritta”).