21 febbraio 2005

ANTIGONE E SOCRATE

Agrapta nomina = leggi non scritte. In questo caso sono le leggi che impongono ad Antigone un dovere preciso, quello di seppellire il fratello, cui, anche infrangendo la legge, la ragazza non può sottrarsi. Tuttavia Antigone, ammette di aver fatto una cosa illegale e quindi accetta di morire.

Socrate, grande filosofo, non scrisse niente, perché amava parlare. Aveva degli allievi e solo grazie ai loro scritti ci è giunto il loro pensiero.

Uno dei suoi allievi fu Platone, che scrisse “I dialoghi”, una fonte indiretta costituita da dialoghi tra Socrate a altri personaggi su vari argomenti. Un altro allievo di Socrate fu Senofonte. Aristofane, in “Le Nuvole” prende in giro Socrate.

In un periodo molto teso di Atene Socrate gira per la città facendo ragionare la gente su tanti argomenti. Viene allora accusato di non credere agli dei e di corrompere i giovani. È chiaramente un espediente per eliminare Socrate. Processato, viene condannato a morte. I suoi amici gli organizzano una fuga e anche il governo avrebbe lasciato passare la fuga del filosofo. Tuttavia Socrate, pur di rispettare le leggi, accetta serenamente di morire.

Se Socrate muore per rispettare la legge, Antigone muore per non averla rispettata, ma comunque accetta di morire perché non l’ha rispettata. Socrate accetta quello che dice il tribunale e quindi le leggi e, pur continuando a proclamarsi innocente, accetta di morire, perché così ha deciso il tribunale.

Questo grande problema ritornò a dividere tra il XVII e il XVIII secolo, quando si formarono due scuole di pensiero:

Antigone è dalla parte dei giusnatualisti, in quanto accetta di non rispettare una legge spinta da un diritto più forte che lei sente più giusto.

Diritto naturale: insieme di diritti validi in ogni tempo ed in ogni Stato.

Diritto positivo: insieme delle norme valide in uno Stato in un certo periodo storico.

I giusnaturalisti sono pronti a infrangere le leggi, se queste contrastano con il diritto naturale.

I positivisti rispettano in ogni caso la legge, anche se non la sentono giusta, e condannano i giusnaturalisti quando infrangono la legge, ritenuta giusta perché emanata dallo Stato.

Socrate è un positivista convinto che non vuole opporre alla legge di Atene, che gli ha permesso di diventare quello che è, una legge naturale che anche se non è considerata giusta deve essere rispettata.