21 ottobre 2005

vedi pag. 62-64 "percorsi scelti"

LA RETORICA

In una società, come quella romana, in cui tutto avveniva oralmente, saper parlare era fondamentale.

Per questo i giovani di buona famiglia frequentavano le scuole di retorica, che insegnavano la tecnica per saper convincere e persuadere e per scrivere e recitare le orazioni. Gli studenti delle scuole di retorica svolgevano due tipi di esercizi:

L’arte oratoria si divideva in tre gruppi:

Cicerone descrive le fasi della stesura di una buona orazione:

  1. inventio: ricerca degli argomenti;
  2. dispositio: scelta della sistemazione degli argomenti;
  3. elocutio: scelta delle modalità con cui dire i concetti (lessico, figure retoriche, domande retoriche);
  4. memoria: studio a memoria dell’orazione;
  5. actio: come pronunciare fisicamente l’orazione (atteggiamenti, gesti, movimenti).

Sempre secondo Cicerone l’orazione era divisa in quattro parti:

  1. exordium: la parte iniziale del discorso;
  2. narratio o expositio: esposizione dei fatti;
  3. argumentatio: argomenti a favore o contro l’accusa;
  4. peroratio: discorso diretto ai giudici, ai senatori o a in generale a coloro che devono essere convinti.

Oggi nel sistema anglosassone (common law), ci sono due figure nei tribunali:

Nel sistema neolatino (civil law), invece, non ci sono questi due personaggi distinti. C’è la possibilità di nominare un collegio di difesa che però è formato da due avvocati con gli stessi compiti e gli stessi ruoli.

Oggi in Italia non c’è più il giudizio secondo equità (tranne nel caso dei giudici di pace, che però si occupano di cause per un valore non superiore ai mille euro), ma il giudizio secondo diritto, ovvero applicando la legge.