Giovedì 1 settembre 2005

SOMIS GIORNALE: LE NOTIZIE DI OGGI

New Orleans: tra soccorsi e sciacalli

Strage di Bagdad: il giorno del lutto

Beslan un anno dopo

Riduzione del contingente italiano in Iraq

Ilaria Alpi: Commissione acquista auto su cui viaggiava

Denise a un anno dalla scomparsa, mamma: "E' ancora viva"

Londra, tram e bus gratis per under 16

Damiano Tommasi: rinnovo con la Roma al minimo federale

NEW ORLEANS: TRA SOCCORSI E SCIACALLI

NEW ORLEANS (Stati Uniti) - E' una città nel caos, oggi, New Orleans. Da una parte i soccorsi cercano di salvare tutti i sopravvissuti, dall'altra bisogna fronteggiare gli sciacalli che, armati di pistole e fucili rubati nelle armerie dei centri commerciali, portano via tutto quello che Katrina ha lasciato e non esitano a sparare ai poliziotti che cercano di fermarli: un poliziotto è stato ferito da un proiettile esploso da uno sciacallo colto sul fatto. Il Presidente americano Bush ha dichiarato tolleranza zero verso gli sciacalli, mentre il sindaco della città, Ray Nagin, ha distolto 500 poliziotti dalle operazioni di soccorso per risolvere i problemi di ordine pubblico. E, anche se gli sciacalli venissero arrestati, non ci sarebbero prigioni agibili dove rinchiuderli. Alla polizia manca invece coordinamento, poiché il sistema di comunicazione è stato spazzato via dall'acqua, mentre secondo fonti della polizia citate dal sito della Cnn la stessa polizia non ha più carburante per le proprie auto e lo starebbe aspirando dalle auto abbandonate nelle strade. In serata la Protezione Civile americana ha sospeso i soccorsi alla popolazione di New Orleans, poiché la situazione della città sarebbe troppo pericolosa per i suoi operatori: oggi, infatti, durante il recupero con le barche di sopravvissuti rimasti isolati, si sono verificati alcuni atti di violenza sulle priorità nel salire sui mezzi di soccorso.

A New Orleans sono arrivati 4.000 soldati e 200 poliziotti militari, mentre centinaia di poliziotti civili dell'area circostante sono fatti convergere nella città. E' stata anche interrotta l'evacuazione dello stadio Superdome, dove sono rifugiati 23.000 sfollati, a causa di spari contro gli elicotteri militari. L'evacuazione era iniziata di primo mattino con una colonna di autobus diretti verso un altro stadio: l'AstroDome di Houston, a 550 km di distanza.

Intanto si sta mettendo in moto la macchina degli aiuti sia nazionali che internazionali. Bush ha affidato al padre George H. Bush e all'ex Presidente degli Stati Uniti Bill Clinton il coordinamento degli aiuti. Aiuti sono arrivati dall'Europa: dalla Francia, dalla Germania ma anche dall'Italia, che è pronta a far decollare due C-130 dell'aeronautica militare con a bordo idrovore, generatori, mezzi anfibi, tende, personale specializzato. Negli USA le tv stanno organizzando eventi per la raccolta di fondi, anche se, contrariamente a quanto avvenne all'indomani dell'11 settembre, con evento a reti unificate, questa volta ogni rete organizzerà eventi separati. La Nbc presenterà domani un concerto di cantanti originari della zona colpita da Katrina presentati da Leonardo Di Caprio, mentre il 10 settembre Mtv e due tv via cavo trasmetteranno un concerto a cui sono attesi Alicia Keys e i Green Day. Cbs, Abc e Fox stanno organizzando un evento comune per la raccolta di fondi.

STRAGE DI BAGDAD: IL GIORNO DEL LUTTO

BAGDAD (Iraq) - Oggi è stato il giorno del dolore per le vittime della strage di ieri: stamattina si sono celebrati i funerali delle vittime della folla in fuga, mentre i parenti delle vittime perlustrano gli ospedali e gli obitori della città per cercare i loro cari. L'ultimo bilancio parla di 953 vittime accertate, ma il dato, purtroppo, non è definitivo, perchè risulta difficile contare i cadaveri, portati negli ospedali e in obitori improvvisati.

Il ministro della sanità irakeno, lo sciita Abdel Muttaleb Mohammed Ali, ha accusato i colleghi all'interno e alla difesa di essere responsabili della strage di ieri e ha chiesto le loro dimissioni. Il ministro della difesa Saadum al Dulaimi ha risposto dicendo che le misure di sicurezza hanno funzionato, in quanto tutti i pellegrini sono stati perquisiti prima di poter passare, e ciò ha evitato a potenziali assassini di arrivare al mausoleo. Il ministro degli Interni, invece, ha ricordato che ciò che è successo ieri sul ponte dove si sono ammassati i pellegrini era già successo in altri Paesi del mondo.

BESLAN UN ANNO DOPO

BESLAN (Ossezia, Russia) - E' passato esattamente un anno da quel tragico 1 settembre 2004, a Beslan, dove un commando di terroristi separatisti ceceni fece irruzione nella principale scuola elementare proprio il primo giorno dell'anno scolastico, quando a scuola c'erano, oltre a bambini e insegnanti, anche i genitori. All'arrivo della polizia nella scuola c'erano 1.100 ostaggi, mentre i terroristi, che chiedevano la liberazione di alcuni prigionieri in Inguscezia. Il primo scontro a fuoco provocò 12 vittime. Quello stesso giorno 65 bambini riuscirono a fuggire, mentre il giorno seguente 11 donne e 15 bambini vennero rilasciati. Il terzo giorno a seguito di alcune esplosioni le teste di cuoio russe fecero irruzione nella scuola cominciando gli scontri, che andarono avanti per tutta notte. Nel caos molti ostaggi tentarono di scappare e la maggior parte di essi venne falciata dai terroristi. L'indomani Putin raggiunse Beslan: i guerriglieri erano stati uccisi ed erano morti anche molti bambini, lasciati senza acqua né cibo per tre giorni. Il bilancio definitivo parla di 360 morti, di cui 186 bambini e trenta terroristi.

Un anno dopo la strage più grave della storia russa, nonostante le inchiesta promosse dal governo per fare luce sulla vicenda, ci sono ancora molti punti da chiarire. Non si sa ancora se le esplosioni che precedettero il blitz e che uccisero molti ostaggi furono provocate dai terroristi o accidentali. Inoltre resta da chiarire di chi sia stata la responsabilità dell'intervento delle teste di cuoio che hanno provocato molti morti. Oggi il terrorista ceceno Shamil Basayev, che aveva già rivendicato l'attentato, ha pubblicato un video con i preparativi dell'operazione. L'unico arrestato per la strage, Nur-Pashi Kulayev, il 19 maggio in tribunale si è proclamato innocente e ieri ha attaccato le teste di cuoio con un provocatorio: "Chiedete a loro chi ha iniziato a sparare".

Molte le cerimonie, oggi: nelle scuole si sono osservati momenti di silenzio e a Beslan, dove quattro rintocchi di campana, nella scuola, hanno dato il via alla commemorazione, il dolore è stato tanto, perchè quasi tutti hanno perso qualcuno in quella strage. Nella palestra, teatro principale della strage, molti fiori per ricordare le vittime.

RIDUZIONE CONTINGENTE ITALIANO IN IRAQ

PRISTINA - La riconfigurazione del contingente italiano in Iraq "è già cominciata" con una riduzione di 300 uomini, mentre presto dovrebbe esserci un'ulteriore riduzione. E' quanto ha detto oggi il Ministro della Difesa Martino, che non ha però parlato delle date del ritiro delle truppe italiane, in quanto "le date non hanno importanza. Ma mano che il popolo iracheno riuscirà a provvedere da se alla propria sicurezza, noi potremmo ridurre la nostra presenza". Il ministro ha continuato dicendo che in Iraq è in atto un processo politico con delle scadenze precise e se il referendum del 15 ottobre approverà la Costituzione si passerà alle elezioni e si formerà il nuovo governo, dando vita ad un Iraq "pienamente democratico".

ILARIA ALPI, COMMISSIONE ACQUISTA AUTO SU CUI VIAGGIAVA 

ROMA - La Commissione parlamentare d'inchiesta presieduta da Carlo Taormina che indaga sull'omicidio della giornalista inviata del Tg3 Ilaria Alpi e del suo operatore Miran Hrovatin ha acquistato la macchina su cui i due viaggiavano al momento dell'attacco. Dopo lunghe indagini, la vettura è stata ritrovata in un garage di Mogadiscio ed acquistata dal legittimo proprietario, un cittadino somalo residente in Italia. A Dubai, dove la macchina è stata portata, la polizia scientifica si sta occupando dei primi rilievi, mentre nei prossimi giorni sarà trasferita in Italia a bordo di un Hercules C130. La perizia balistica potrà fare luce sulla dinamica della sparatoria e sull'ultima traccia certa che si ha della Alpi e di Hrovatin prima dell'attacco. La Commissione riprenderà i lavori la prossima settimana perchè, secondo fonti giudiziarie, vorrebbe chiudere l'inchiesta entro febbraio 2006 e consegnare i risultati alla Procura di Roma. Omar Hashi Hassan, un somalo venuto in Italia per testimoniare sul caso Alpi e assolto in primo grado, è in carcere dal novembre del 2000, quando è stato arrestato in aula e condannato dal Corte d'Assise di Roma a 26 anni di reclusione perchè le indagini stabilirono che si trovava a bordo della jeep da dove partirono i colpi che uccisero Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. L'inviata del tg3, uccisa insieme al suo operatore il 20 marzo 1994, stava lavorando a un reportage al seguito della missione Onu "Restore Hope". Vedi anche "Qaundo il giornalismo diventa una missione", 10 aprile 2005

DENISE A UN ANNO DALLA SCOMPARSA, MAMMA: "E' VIVA"

MAZARA DEL VALLO (Trapani) - E' sicura che sua figlia sia ancora viva e questo le dà la forza di lottare: Piera Maggio, madre di Denise Pipitone, la bambina scomparsa esattamente un anno fa, non ha perso la speranza di riabbracciare sua figlia. Stasera si terrà una fiaccolata per ricordare la scomparsa di Denise e la madre ringrazia i concittadini che le sono stati vicini ma anche tutti l'Italia, che la accompagna "in questa dolorosa esperienza". 

Le speranze della famiglia Pipitone si erano riaccese per una foto scattata a Cantù a luglio che ritrae una bambina con gli stessi tratti somatici della bimba scomparsa, ma secondo i carabinieri non si tratta di Denise, che a ottobre compirà 5 anni.

LONDRA, TRAM E BUS GRATIS PER GLI UNDER 16

LONDRA (Gran Bretagna) - Bus e tram gratis per i ragazzi fino a 16 anni da oggi a Londra. Lo ha comunicato il sindaco della città, Ken Livingston, dicendo che si tratta di una politica per incentivare l'uso dei mezzi pubblici per i ragazzi e per rendergli più semplice raggiungere la scuola e i luoghi di divertimento. Secondo le stime l'utilizzo dei mezzi pubblici da parte dei giovani potrebbe crescere del 20%. Il provvedimento non riguarda la metropolitana.

DAMIANO TOMMASI: RINNOVO CON LA ROMA AL MINIMO FEDERALE

ROMA - Damiano Tommasi ha rinnovato il contratto con la Roma. Tommasi, che l'hanno scorso ha saltato l'intera stagione per un infortunio al ginocchio procurato durante un'amichevole estiva, firmato un contratto di 10 mesi per il minimo federale di 15.000 euro all'anno, ovvero 1.500 euro al mese, come un comune lavoratore. In tempi in cui i giocatori lottano per contratti supermilionari è strano e insieme ammirevole leggere di qualcuno che, come Tommasi, propone per primo un contratto con una retribuzione pari a quella di un impiegato di medio livello per non mettere in difficoltà la società dopo un'intera stagione di stop. Damiano Tommasi si è sempre distinto per le sue posizioni non molto comuni nel mondo del calcio, richiamando a valori come la sportività e la solidarietà, preoccupandosi meno dell'aspetto economico. Ha inoltre sempre dimostrato di non limitarsi a dire le cose, ma di metterle anche in pratica.

Simone Storti

simone@alocin.it