Domenica 25 settembre 2005
LIBANO, BOMBA NELL'AUTO DI UNA GIORNALISTA
BEIRUT (Libano) - Una nota giornalista libanese, conduttrice di tg e di talk
show per la televisione cristiana Lbc, May Shidiak,
è rimasta ferita gravemente
nello scoppio di una bomba esplosa all'accensione del motore della sua auto. E'
successo nella cittadina costiera di Junieh, a circa 30 km a nord dalla capitale
Beirut. La giornalista è stata ferita in più parti del corpo e le sono stati
amputati il braccio e la gamba sinistri.
Non
si tratta tuttavia del primo episodio. Il 2 giugno scorso un altro giornalista,
Samir Kassir, fu ucciso da una bomba messa nella sua auto. Anche lui era anti
siriano. Un'autobomba aveva invece ucciso il 21 giugno George Hawi, ex leader
del Partito comunista libanese. Tutto è però cominciato con la strage di San
Valentino, quando morirono su lungomare di Beirut l'ex premier Rafik Harir e
altre 20 persone. Intanto il timore di altri attentati aumenta in vista del 25
ottobre, giorno in cui gli investigatori Onu presenteranno il rapporto finale
della commissione d'inchiesta sull'uccisione dell'ex premier.
BRASILIANA MORTA PER OVERDOSE, ARRESTATO CALISSANO
GENOVA - L'attore televisivo Paolo Calissano è stato arrestato stasera dalla squadra mobile di Genova in relazione alla morte di una trentunenne brasiliana, deceduta probabilmente per overdose. L'accusa è quella di cessione di droga. Il provvedimento di custodia cautelare è stato ordinato dal pm Silvio Franz in seguito al ritrovamento di 30 grammi di cocaina nascosti in un armadio nella casa di Calissano. La donna è morta nel pomeriggio forse a causa di un mix di cocaina e tranquillanti mentre si trovava nella casa dell'attore insieme ad altri due amici. L'autopsia, fissata per domani, chiarirà le cause del decesso. La donna sarebbe morta alle 12; sarebbe intervenuto anche un medico del 118 chiamato dall'attore, ma non c'è stato niente da fare ed è stato lo stesso medico ad informare la polizia del decesso.
AUTOBOMBA A BAGDAD, 13 POLIZIOTTI UCCISI
BAGDAD (Iraq) - Un'autobomba è esplosa nella mattinata a Bagdad, uccidendo 13
uomini che, secondo fonti della polizia, sarebbero tutti membri di un commando
di elite delle forze armate irachene. L'attentato è stato rivendicato dal gruppo
di Al Zarqawi con un comunicato diffuso tramite Internet su un sito
filo-islamico già usato in passato per rivendicazioni di atti terroristici in
Iraq.
In mattinata invece un kamikaze a bordo di una bicicletta si è fatto
esplodere in un mercato di frutta e verdure nell'orario di punta. Le vittime
sono tre, tra cui un bambino, e i feriti sono 36, di cui sei sono gravi.
Oggi pomeriggio invece alcuni colpi di mortaio hanno provocato la morte di sette
persona a Samarra, a nord della capitale Bagdad. L'obiettivo era una vicina base
dell'Esercito governativo, che però è stata mancata. L'esplosione di
un'autobomba a Mossayyib ha invece causato la morte di sei civili iracheni.
VARESE, 13ENNE PRESA A MARTELLATE DA UNO SQUILIBRATO
GERENZANO (Varese) - Una ragazzina di 13 anni è stata gravemente ferita ieri pomeriggio dalle martellate sferrate da un pensionato squilibrato di Gerenzano, in provincia di Varese. La ragazza è gravemente ferita ed è ricoverata in prognosi riservata all'ospedale Niguarda di Milano. La ragazzina, che frequenta la terza media, si trovava con degli amici sul marciapiede davanti ad una gelateria del paese, quando si è avvicinato Ernesto Zaffaroni, 57enne noto in tutto il paese per i suoi problemi psichici che però non era mai stato protagonista di episodi di violenza. Zaffaroni aveva in mano un martello da muratore e ha colpito la prima ragazzina che ha visto, Marta. Il primo colpo è stato sferrato sulla spalla quasi di striscio, mentre il secondo, al capo, è stato micidiale. L'uomo è quindi tornato nel suo appartamento e non ha neanche chiuso la porta. Lì è stato arrestato dai Carabinieri che sono giunti immediatamente. Arrestato per tentato omicidio, l'uomo è stato sottoposto ad interrogatorio in caserma, ma non ha parlato e non ha spiegato le cause del folle gesto. Il capitano Giovanni Nodari ha sottolineato che l'uomo aveva già in passato dimostrato di avere problemi psichici, pur senza dimostrarsi violento.
TARANTO, CARABINIERE GRAVEMENTE FERITO DURANTE UNA RAPINA
MONTEIASI (Taranto) - Angelo Spagnulo, carabinieri di 25 anni, è stato
gravemente ferito da un colpo di fucile esploso da alcuni rapinatori che stavano
rapinando una stazione di servizio a Monteiasi, in provincia di Taranto. Il
carabiniere è adesso ricoverato nel reparto di rianimazione dell'ospedale
Santissima Annunziata di Taranto e versa in gravissime condizioni.
Angelo
Spagnulo non era in servizio, ma era nella stazione di servizio di due suoi
cugini, quando tre rapinatori a volto coperto sono entrati minacciando i
presenti con un fucile per farsi consegnare i 150 euro contenuti nella cassa.
Non hanno trovato invece l'incasso della fornitura di carburante, che era già
stato via. Uno dei tre malviventi avrebbe quindi visto il carabiniere tentare di
scavalcare il bancone e per questo gli avrebbe sparato alla testa. Mentre i
cugini soccorrevano Spagnulo, i rapinatori si sono allontanati raggiungendo
probabilmente un'auto parcheggiata non lontano da lì. Nel corso della
rapina avrebbe parlato un solo rapinatore usando un italiano corretto senza
particolari inflessioni.
CAVO D'ACCIAIO FALCIA CINQUE PERSONE, UNA VITTIMA
S. MARGHERITA LIGURE (Genova) - Un cavo d'acciaio del diametro di 10 centimentri si è sganciato all'improvviso da una carrucola durante il varo di uno yatch a Santa Margherita Ligure, in provincia di Genova. Il cavo a causa della tensione aveva un carico di potenza altissima e ha frustato cinque persone. Uno di questi, Gianfranco Bisso, operaio di 47 anni, è morto nella notte a causa delle ferite riportate durante l'incidente. Tre altri operai e una donna sono invece ricorverati in prognosi riservata all'ospedale San Martino di Genova. Secondo quanto è stato ricostruito il cavo è uscito da una carrucola che regola lo scivolamento dello scafo sui pattini d'acciaio che si è rotta. Il cantiere è adesso sotto sequestro e il magistrato Margherita Ravera ha ordinato alcune perizie per accertare la dinamica dell'incidente, le condizioni dei materiali e la presenza in cantiere di persone estranee. Già domani potrebbero partire i primi avvisi di garanzia per omicidio colposo e lesioni gravi.
ANCORA ROGHI A ROMA, BRUCIATE 12 AUTO E 16 MOTO
ROMA - La Capitale è stata ancora colpita la scorsa notte dai piromani, che hanno provocato molti danni dando fuoco a 16 auto e 12 moto. Gli episodi si sono verificati in varie zone della città e ad orari diversi: numerose le chiamate al 113 e al 115. Il rogo più grande si è verificato nel quartiere di Monte Mario, dove i vigili del fuoco hanno dovuto anche transennare l'ingresso al cortile di un palazzo, perchè le fiamme che stavano bruciando le auto e i motorini avevano colpito anche l'edificio, da cui si sono staccati alcuni pezzi della cortina della facciata. All'arrivo di polizia e vigili del fuoco in strada c'era una cinquantina di condomini, molti in pigiama e alcuni armati di secchi d'acqua. Tra di loro, alcuni erano anche proprietari dei mezzi in fiamme. Qualcuno, inferocito, ha alzato la voce contro i soccorritori per un presunto ritardo nell'intervento. In realtà la chiamata è arrivata alla centrale operativa all'1.47 e cinque minuti dopo due squadre dei vigili del fuoco erano già al lavoro. I roghi potrebbero essere stati provocati dagli stessi piromani che da luglio incendiano auto e moto in tutta la città, ma sul posto non è però stata trovata nessuna traccia di liquido infiammabile.
Simone Storti