Giovedì 13 ottobre 2005
SOMIS GIORNALE: LE NOTIZIE DI OGGI Russia, attacco di ribelli nel Caucaso Ue: in Romania il virus dei polli c'è |
RUSSIA, ATTACCO DI RIBELLI NEL CAUCASO
NALCIK
(Russia) – Un gruppo di ribelli ha seminato morte e devastazione stamattina a
Nalcik, la capitale della repubblica autonoma della Cobardino-Balkaria. Più di
cento uomini, secondo le autorità estremisti islamici, hanno assaltato
simultaneamente tre commissariati, le sedi dei servizi di sicurezza e del
ministero degli Interni, l’aeroporto e un’armeria.
L’azione terroristica di oggi, la più grave dalla strage nella scuola di Beslan
del 2004, quando tra le vittime ci furono molti bambini, è stata rivendicata da
un grupo di indipendentisti ceceni su un sito Internet. Nella sanguinosa
guerriglia urbana che si è scatenata hanno avuto luogo sparatorie, incendi ed
esplosioni: il bilancio è per ora di dodici vittime tra i civili, altrettante
tra i poliziotti e di una cinquantina tra i ribelli. Il presidente russo
Vladimir Putin ha seguito da Mosca lo svolgersi degli eventi e ha ordinato il
completo accerchiamento della città, per evitare la fuga dei ribelli, e la
“liquidazione” di tutti gli uomini armati che oppongono resistenza.
Già intorno a mezzogiorno, tre ore dopo l’inizio simultaneo degli assalti, le
autorità avevano annunciato il ritorno alla normalità, ma la situazione in città
era ancora difficile: nel pomeriggio qua e là si sentivano ancora degli spari,
mentre i reparti speciali della polizia stavano cercando di espugnare un gruppo
di ribelli asserragliati insieme a degli ostaggi in un commissariato. Per
fortuna non si è verificato l’attacco ad una scuola, che si era temuto
inizialmente e aveva fatto ricordare la strage di Beslan.
UE: IN ROMANIA IL VIRUS DEI POLLI C'E'
BUCAREST (Romania) – E’ stato veramente riscontrato in Romania il virus dei
polli. Ieri l’Unione Europea aveva smentito la presenza del virus nel paese dopo
la segnalazione di casi sospetti. Oggi tuttavia la Ue ha correto l’annuncio, in
seguito a nuove analisi effettuate nei laboratori romeni. Inoltre sono state
vietate le importazioni di volatili e di prodotti derivati dalla Roania. Le
prime analisi su animali morti in Bulgaria sono invece risultate negative al
virus. Gli animali da cui è stato prelevato il campione infetto erano stati
trovai nel delta del Danubio. L’allarme era scattato domenica scorsa quando il
ministro dell’Agricoltura, Gheorge Flutur, aveva parlato di sei presunti casi di
contagio di volatili romeni nella zona del delta del Danubio, a rischio per la
presenza di uccelli migratori provenienti dall’Asia e dalla Siberia, dove il
virus ha già colpito. Nella zona romena in cui era stato dato l’allarme si
continueranno comunque ad abbattere i volatili.
Dalla Turchia arrivano altre brutte notizie: la Commissione Europea ha infatti
comunicato che è stato trovato il ceppo H5N1 dell’influenza aviaria, lo stesso
ceppo che aveva provocato 60 vittime nel sud-est asiatico. L’Oms ha intanto
annunciato che la pandemia di influenza aviaria è solo una questione di tempo e
che avrà conseguenze disastrose, molto più gravi di quella della Sars, che nel
2003 provocò 700 morti.
GARANTE PRIVACY: APERTA INCHIESTA SUL CASO ELKANN
ROMA –
Il Garante per la protezione dei dati personali ha a chiesto più sobrietà ai
media che raccontano notizie che investono drammi personali, come il caso di
Lapo Elkann. E’ stata inoltre aperta un’istruttoria preliminare per valutare il
comportamento tenuto da alcuni organi di informazione riguardo a questa vicenda.
Si punta in particolare a verificare se ci siano stati degli eccessi
nell’esercizio del diritto-dovere di informare sui fatti di interesse pubblico.
“Stampa e media – informa infatti il Garante - sono tenuti a rispettare la
dignità delle persone e la loro sfera privata più intima, anche quando si tratta
di figure pubbliche, e ad astenersi dal diffondere dettagli non indispensabili
evitando spettacolarizzazioni e accanimenti morbosi. Il diritto-dovere di
informare su fatti d'interesse pubblico, legittimamente oggetto del diritto di
cronaca, non esonera dal dovere di essere sobri nel riferire su fatti così
delicati”. Il Garante, che verificherà se alcuni servizi giornalistici abbiano
superato il diritto di cronaca, ha ricordato che “i giornalisti sono ogni volta
chiamati a valutare con la massima attenzione e responsabilità l’effettiva
necessità di riferire particolari non essenziali ai fini di una corretta
informazione”.
PAKISTAN, TROVATO IL CADAVERE DI BONANNI
PORDENONE – E’ stato ritrovato oggi tra le maceria di Islamabad, in Pakistan, il cadavere di Alberto Bonanni, l’impiegato dell’ambasciata italiana che era stato dato per disperso sabato dopo il sisma che ha devastato il paese. Lo ha annunciato la Prefettura di Pordenone. Il sindaco di Casarsa, il paese dell’uomo, ha decretato due giorni di lutto cittadino. Il ministro degli Esteri Gianfranco Fini, che ha seguito personalmente la vicenda in questi giorni, ha manifestato ai familiari il suo profondo cordoglio e la più sincera ammirazione per un servitore dello Stato deceduto nel Paese dove prestava servizio con professionalità e dedizione unanimemente riconosciute.
Simone Storti