Domenica 27 novembre 2005
SOMIS GIORNALE: LE NOTIZIE DI OGGI Elezioni in Cecenia, seggi blindati Ripresa giornalista Bbc che pianse per Arafat |
ELEZIONI IN CECENIA, SEGGI BLINDATI
MOSCA (Russia) - E' del 60%, secondo la commissione elettorale locale, l'affluenza alle prime elezioni legislative in Cecenia. Secondo Mosca questa consultazione è fondamentale per il ritorno alla normalità in un paese quasi ininterrottamente in guerra dalla metà degli anni '90. Secondo le organizzazioni non governative, invece, queste elezioni sarebbero solo una farsa ad uso e consumo del Cremlino. Per i 58 seggi parlamentari sono in lizza 7 partiti; tra i candidati, anche quattro ex combattenti. Tuttavia p quasi certa la vittoria del partito filo russo dell'attuale vice premier Ramzan Kadyrov, appoggiato da Mosca e da migliaia di miliziani. Tuttavia la violenza che colpisce la Cecenia ogni giorno provocando vittime, secondo le ONG, non ha assicurato un adeguato livello democratico alla consultazione. Durante le operazioni di voto si è registrato un solo incidente che non ha provocato vittime, ma per assicurare il pacifico svolgimento delle elezioni sono stati schierati 24 mila uomini e ogni seggio era dotato di metal detector. A causa del rischio, ritenuto troppo elevato, l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa non ha inviato osservatori.
RIPRESA GIORNALISTA BBC CHE PIANSE PER ARAFAT
LONDRA (Gran Bretagna) - Barbara Plett, giornalista della Bbc, è stata ripresa per aver raccontato ad una radio di essersi commossa al funerale di Arafat. Il vertice dell'emittente ha stabilito che la giornalista ha "violato il suo impegno alla dovuta imparzialità", raccogliendo il ricorso di un ascoltatore. "Quando l'elicottero che trasportava il fragile uomo anziano si è levato dal suo quartier generale in rovino ho pianto" aveva infatti raccontato la Plett il 30 ottobre 2004, descrivendo alla trasmissione radiofonica "From uor own correspondent" la partenza di Arafat per l'ospedale di Parigi dove il leaeder paelstinese sarebbe poi morto. La Bbc, che aveva ricevuto centinaia di proteste dagli ascoltatori per le parole della Plett, aveva inizialmente deciso di non intervenire. Tuttavia i vertici dell'emittente inglese hanno parzialmente accolto la tesi di un ascoltatore, negando però che la cronaca della giornalista fosse "un lacrimoso elogio" in "flagrante violazione" delle linee editoriali, poiché la Plett aveva citato anche i fallimenti di Arafat. La direttrice della sezione News, Helen Boaden, si era già scusata dicendo che la cronista aveva "inintenzionalmente dato l'impressione di eccessiva identificazione con Yasser Arafat e la sua causa".
CINA, TORNATA L'ACQUA AD HARBIN
HARBIN (Cina) - Ad Harbin, in Cina, è stata riattivata oggi alle 18 locali (le 1 in Italia) l'erogazione dell'acqua, sospesa martedì in seguito alla contaminazione del fiume Songhua dal benzene fuoriuscito dall'esplosione, il 13 novembre, di una centrale chimica. Lo ha riferito l'agenzia Xinhua, e la notizia è stata confermata da un portavoce dell'amministrazione locale. Secondo le autorità oggi il livello di inquinamento chimico è rientrato nei margini di sicurezza, così è stata decisa la riattivazione con cinque ore di anticipo rispetto al previsto. Il disastro ambientale di Harbin è cominciato con un'esplosione in un impianto chimico di Jilin, a 150 chilometri a sud est. Nello scoppio sono morte cinque persone, mentre 10mila sono state evacuate. Secondo quanto comunicato la scorsa settimana dalle autorità cinesi le acque del fiume Songhua sono state contaminate con 100 tonnellate di benzene.
LATTE CONTAMINATO, NESSUNA INDAGINE SULLA TETRAPAK
MILANO - Il procuratore capo di Ascoli, Franco Ponticelli, esclude che
nell'ambito dell'inchiesta sul latte per bambini contaminato si stia indagando
sulla Tetrapak, l'azienda che produce i cartoni usati per confezionare il latte
per bambini della Nestlè e della Milupa sequestrato la scorsa settimana dalla
Guardia Forestale. I sequestri sono stati causati dal fatto che, per un errore
nella procedura di stampa, i cartoni presentavano il fissatore Itx anche sulla
faccia interna della confezione. La Procura infatti procede contro "persone da
identificare", i dirigenti della Nestlè e della Milupa, i cui nomi saranno resi
noti appena i magistrati disporranno degli organigrammi aziendali.
Simone Storti