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26 febbraio 2006

È antieconomica, i costi di produzione superano il valore

SVIZZERA, ABOLITA LA MONETA DA UN CENTESIMO

Il ministro delle Finanze voleva abolire anche quella da 5 centesimi,
ma le proteste dei cittadini sono riuscite a salvarla

BERNA (Svizzera) - Alla fine il ministro delle Finanze svizzero, Hans-Rudolf Merz, non è riuscito ad abolire la moneta da 5 centesimi. La sua proposta di bandire la moneta, considerata antieconomica, ha infatti subito scatenato le proteste delle associazioni dei consumatori, dei venditori al dettaglio e delle piccole e medie imprese. Il ministro si è quindi trovato costretto a eliminare solo la monetina da un centesimo, lasciando in circolazione quella da 5.

Si tratta di una moneta antieconomica, poiché il suo costo di produzione supera notevolmente il suo valore, "ma la gente vi è affezionata" ha fatto notare il ministro svizzero. Inoltre ci sarebbe il pericolo che i commercianti, arrotondando i prezzi per eccesso, facessero aumentare l'inflazione dello 0,2%.

Con l'abolizione delle monete da uno e da 5 centesimi il ministro sperava di risparmiare circa 300mila franchi, ma con la nuova decisione i franchi risparmiati saranno solo 70mila. La produzione della moneta da un centesimo ne costa infatti 12, mentre per quella da cinque centesimi se ne spendono sei. L'ultima moneta abolita era stata quella da due centesimi, uscita dalla circolazione nel 1978.

Simone Storti

 
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