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13 gennaio 2006

LEGGI DEI BARBARI E
LEGGI ROMANO-BARBARICHE

Tra le popolazioni barbare le terre non appartenevano allo Stato ma al re, alla cui morte erano spartite tra gli eredi.

Inoltre le leggi non erano scritte, ma applicare dal re a suo piacimento.

I Barbari ammiravano i Romani anche per gli aspetti giuridici.

Alcuni regni romano-barbarici quindi adottarono le leggi romane, altri fusero quelle romane e quelle barbare. I Romani erano infatti abituati a rispettare le loro leggi, i Barbari no. La convivenza sotto la stessa legge non fu semplice. Si adottò quindi il doppio diritto: ai Romani erano applicate alcune leggi, ai Barbari altre. Si applicò quindi la personalità del diritto, già diffusa tra le tribù barbare.

Personalità del diritto: le leggi dei barbari erano applicate in base all’appartenenza ad un gruppo.

Territorialità del diritto: era il principio dei Romani. All’interno di uno stesso territorio, tutti erano tenuti a rispettare le stesse leggi.

Il doppio diritto comportò però alcuni problemi per i giudici, che dovevano scegliere quale tra le tante leggi applicare.

Formazione pretoria: formazione di una regola derivante dalle continue decisioni dei praetores peregrini in assenza di certezze sulle leggi da applicare a casi concreti.

Orientamenti giuridici: modi diversi in cui i giudici giudicano casi simili.

 
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