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21 gennaio 2066

vedi pag. 97-101

IL CORPUS IURIS CIVILIS DI GIUSTINIANO

A Giustiniano dobbiamo il Corpus Iuris Civilis, un’imponente raccolta di leggi dell’Impero romano d’Oriente.

Nella storia dell’Impero Romano le fonti del diritto erano le leggi promulgate dal Senato o dai singoli magistrati. Ogni nuova legge eliminava quelle precedenti sullo stesso argomento. In un Impero grande come quello Romano, però, le leggi arrivavano molto lentamente nelle varie regioni.

Le leggi erano archiviate a Roma e nelle altre unità amministrative. Fino al I-II secolo d.c. erano raccolte nei volumina, rotoli di papiro, di consultazione alquanto scomoda e facilmente deteriorabili. Per essere conservati venivano inoltre riscritti continuamente e quindi erano frequenti gli errori di trascrizione.

Tra il I e il II secolo d.c. si cominciò ad usare sistematicamente il codex, formato da fogli di pergamena uniti come i fogli di un libro. I fogli dei codici erano scrivibili sia sul recto (fronte) che sul verso (retro). Le pagine potevano inoltre essere rilegate e numerate, facilitando la consultazione dei contenuti specialmente in testi, come le leggi, in cui era necessario trovare subito le informazioni desiderate.

I palinsesti erano fogli di pergamena che venivano cancellati raschiando l’inchiostro dalla superficie per essere riutilizzati.

Grazie all’introduzione dei codici le leggi vennero consultate più frequentemente.
Durante l’anarchia militare ci fu un arresto nella conservazione delle leggi, poiché mancava il potere centrale.

All’inizio del V secolo l’imperatore d’Oriente Teodosio II fece redigere il codice teodosiano, in cui aveva cercato di garantire la certezza del diritto (nei secoli precedenti infatti i giudici avevano libero arbitrio).

Quando Giustiniano arrivò al potere organizzò una commissione imperiale, affidata a Triboniano, per raccogliere tutte le leggi precedenti eliminando quelle non più valide.
L’obiettivo del Corpus Iuris Civilis non era solo quello di raccogliere le leggi precedenti, ma di emanare una vera e propria nuova legge.

I filologi hanno però scoperto che molte di queste leggi non sono state semplicemente trascritte da quelle romane, ma da esse si era semplicemente preso spunto per scrivere leggi nuove.

Digesta: da digerere (lat) = ordinare

Pandectae: da pandectomai (greco) = ordinare

 
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