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10 ottobre 2005

vedi pag. 362

IL TEATRO: INTRODUZIONE

La parola teatro deriva dal greco θεαομαι, che significa guardare. Si riferisce sia la rappresentazione teatrale che lo spazio fisico in cui essa si sviluppa. Perché ci sia il teatro è necessaria la presenza di un attore (dal latino ago = agire, fare) e del pubblico.

Spesso c’è anche il testo teatrale, anche se non sempre è necessario, perché il teatro si serve di una pluralità di mezzi espressivi, non solo le parole.

Il teatro è una forma di comunicazione e, in quanto tale, ha un mittente, un destinatario e un mezzo. Il mittente è l’autore dell’opera, che comunica con il pubblico attraverso gli attori. Nella rappresentazione di un testo teatrale avvengono tante comunicazioni:

  • comunicazione orizzontale: avviene tra i personaggi che agiscono in scena;

  • comunicazione verticale: avviene tra l’autore e il pubblico attraverso gli attori;

  • comunicazione obliqua: avviene talvolta quando un attore esce dalla finzione e si rivolge direttamente al pubblico.

Le origini del testo teatrale sono antichissime e, per la cultura occidentale, risalgono all’antica Grecia.

I testi teatrali sono divisi in atti (che corrispondono ai capitoli o macrosequenze che si trovano nei libri) a loro volta suddivisi in scene (come le sequenze).

Nel testo teatrale non c’è la voce narrante: la situazione è narrata dalla scena, mentre eventuali antefatti vengono raccontati dai personaggi. Si possono tuttavia trovare, nel testo, delle didascalie, aggiunte messe dall’autore nel testo per spiegare meglio una scena.

Il regista è colui che trasforma il testo teatrale in rappresentazione.

 
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